VALLE STURA : DAL GIAS VIRIDIO AL MONTE BOREL.

Escursione a piedi in montagna (effettuata a luglio 2008).
PERCORSO GIAS VIRIDIO-COLLE VIRIBIANC-MONTE BOREL.
Tempo per la salita : ore 2 e 15 minuti circa.
Difficoltà percorso : escursionisti.

Il percorso inizia nel Vallone Dell'Arma di Demonte, oltre la frazione San Giacomo, poco prima del Rifugio Carbonetto, in corrispondenza dei tornanti della vecchia strada sterrata ormai in disuso (ora sostituiti da un unico lungo tornante di asfalto).
Qui si può parcheggiare l'auto nello spiazzo formato proprio dalla sede dell'ultimo tornante.
Sulla destra, risalendo l'asfalto in direzione del Colle Valcavera, si imbocca subito la stradina che, con alcune curve disegnate nei prati, va verso Nord (indicazioni Alpe Viridio, Casa Di Caccia, Colle Viribianc, Sentiero P11) passando accanto alla solida costruzione privata chiamata appunto Casa Di Caccia.
Dopo circa 10 minuti di cammino si costeggia il Gias Viridio, molto ben ristrutturato (alt. 1877 mt.), e, guadato un piccolo ruscello discendente dai soprastanti Monte Viridio e Cima Viribianc, la sterrata punta ora decisamente verso Est fendendo la conca prativa circostante.
In circa 35 minuti di cammino dal momento della partenza (e dopo aver tralasciato sulla nostra destra la deviazione verso il Gias Viribiane Inferiore) la carrozzabile, quasi pianeggiante, ci porta al ben ristrutturato Gias Viribiane Superiore (alt. 1945 mt.), dopo averci dato modo di osservare, man mano che si procedeva, verso il fondo del Vallone Dell'Arma, oltre la Testa Di Peitagù e le Punte Chiavardine, la bassa Valle Stura e, più oltre, i massicci della Valle Gesso.
Merita di essere osservata ad Est, sullo sfondo del Gias la caratteristica Cima Pera Puntua, posta tra il Monte Borel e il Monte Gorfi.
Oltre il Gias Viribiane, terminata la strada sterrata, la traccia di sentiero é pressochè invisibile, e si prosegue a vista sul pendio erboso in direzione del soprastante Colle Viribianc (direzione Nord-Nord-Est) disegnando dei larghi tornanti per attenuare un po' la ripidità della salita.
Dopo un'ora e un quarto circa di cammino dal punto di partenza, si arriva sul Colle Viribianc (alt. 2187 mt.), dal quale si apre una ampia vista panoramica verso le caratteristiche vette del Monte Tibert e della Punta Tempesta, e verso la sottostante zona di Chiappi in Valle Grana; il Santuario Di San Magno rimane invece nascosto allo sguardo dalle rocce digradanti dal massiccio Cima Viribianc / Monte Viridio.
Dopo qualche minuto di riposo e scattate le foto di rito, si può riprendere il cammino in direzione del Monte Borel (in direzione Est) percorrendo il panoramico sentiero tracciato praticamente sulla cresta (contrassegnato da tacche rosse e bianche, e da paline apposte dal CAI di Cervasca e dalla Comunità Montana Valle Grana su cui viene riportata la dicitura di "Curnis Auta della Valle Grana").
In poche decine di minuti di percorso, ponendo l'elementare attenzione a pochi punti leggermente esposti ma non pericolosi, si giunge sulla sommità del Monte Borel (alt. 2287 mt.), che offre una ottima vista sulla sottostante sommità del Vallone Di San Giacomo, verso la parte inferiore del Vallone Dell'Arma Di Demonte e nell'altra direzione verso la Valle Grana, in cui ora é ben visibile il Santuario Di San Magno.
Impareggiabile risulta anche il panorama ad Est verso le vette della Punta Dell'Omo, del Monte Bram e del Monte Grum.
Dopo una riposante pausa, si può riprendere la via del ritorno, scendendo nella sottostante verde insellatura del Colle Peracontard, che ci riporta attraverso pendii fioriti in direzione del primo tratto di sentiero percorso dal Gias Viribiane verso il Colle Viribianc, transitando anche presso due curiose colonne costituite di sole pietre messe a vigilare in cima a due piccoli spuntoni di terreno.
Si giunge in poco tempo al Gias Viribiane, per poi ripercorrere la strada sterrata già praticata all'andata.
Dopo un breve riposo sulla panchina posta in corrispondenza della Casa Di Caccia (rivolta panoramicamente verso i frontali Monte Savi e Monte Di Vinadio), si può far ritorno allo spiazzo da cui si era iniziata l'escursione circa cinque ore prima.


Franco Ramonda

Inserito il 29/04/2010 alle ore 23:06:37 da: info@essevibusca.com


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